Biografia - Francesco Guccini Official (2024)

Biografia - Francesco Guccini Official (1)

Per assistere a un concerto di Francesco Guccini accorrono a migliaia da più di quarant’anni. Uno spettacolo dove non esiste alcun effetto scenico, dove l’unica cosa che conta è il rapporto che si stabilisce fra pubblico e interprete. La musica di Guccini trova interlocutori in tutte le generazioni: dai suoi coetanei, ai figli, fino ai nipoti, ciascuno ricerca qualcosa di diverso, trovando nelle parole e nella musica dell’artista uno spazio proprio e privato. E’ stato considerato a lungo il cantautore «politicizzato» per eccellenza, un giudizio a cui hanno di certo contribuito le risonanze che si sono sempre colte fra le parole delle sue canzoni e le vicende e le occasioni storiche e politiche di decenni cruciali della vita civile. L’impegno politico di Guccini consiste in realtà nel suo modo di raccontare storie particolari elevandole a significati generali, per non dire universali. Politico è Guccini anche nel suo perenne invito al dubbio, alla possibilità di osservare la realtà e il mondo da un altro punto di vista, come rivela anche il ricorso frequente all’ironia e all’autoironia, che sono fra le caratteristiche più costitutive e interessanti della sua fisionomia d’artista. Il ma, il forse, l’oppure che attraversano molti dei suoi testi servono così a mitigare, a togliere ogni enfasi alle sue affermazioni, proponendole, al contrario, come pensieri sempre suscettibili di nuove e diverse interpretazioni.

L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA

Francesco Guccininasce a Modena il14 giugno 1940, ma a causa della guerra trascorre l’infanzia e parte dell’adolescenza nel paese dei nonni paterni,Pàvana, località dell’Appennino pistoiese al confine con il territorio bolognese.

Guccini frequenta l’Istituto magistrale a Modena negli anni ’50 ed è nel 1957 che inizia a suonare la chitarra, sull’onda dell’avvento in Italia delrock’n’roll,e a scrivere le prime canzoni.

Si iscrive all’Università, una prima volta, nel ’58-59: Facoltà di Magistero, indirizzo Lingue e Letterature straniere.

Nell’ottobre 1958 diventa istitutore presso un collegio di Pesaro: viene licenziato, nel dicembre dello stesso anno, per incompatibilità con il ruolo richiestogli dalla direzione.

Dal59 al ‘60 lavora comegiornalistaallaGazzetta di Modena; lascia la professione, amata ma poco remunerativa, per approdare alle orchestre da balera.

Nel 1961 si trasferisce con la famiglia aBologna e si unisce ad un gruppo di musica da ballo (I Marinosdiventati poiI Gatti); continua a suonare fino al 1962, quando è costretto a partire per il servizio militare. Al ritorno, nell’ottobre del 1963, decide di tornare a studiare all’Università, Facoltà di Magistero con indirizzo in Materie Letterarie, rinunciando così ad entrare a far parte dell’Equipe 84.

Nel 1965 inizia l’esperienza didocentedi lingua italiana presso la sede bolognese dell’università americanaDickinson College,attività che proseguirà fino al 1985; collabora con l’agenzia pubblicitaria dell’amicoGuido De Maria scrivendo, tra le altre, le sceneggiature diSalomone pirata pacioccone,per Amarena Fabbri; assieme al disegnatore di fumetti Franco Bonvicini, nel 1969, concepisce e realizza i primi quattro episodi delle Storie dello spazio profondo.

GLI ESORDI

La carriera come cantautore avrà però il sopravvento, portando Francesco Guccini alla realizzazione di16 Albumin più diquarant’annidi attività.

Nel 1966 egli inizia ad imporsi come autore perl’Equipe 84(L’Antisociale,Auschwitz,E’ dall’amore che nasce l’uomo), perI Nomadi (Noi non ci saremo,Dio è morto,Per fare un uomoe molti altri) e perCaterina Caselli.

Il debutto in proprio,Folk Beat n°1,avviene nel1967a nome Francesco, senza il cognome Guccini, ma con canzoni che si presentano da sole, a partire daNoi non ci saremoeAuschwitz(La canzone del bambino nel vento), e con le quali egli entra nella storia della musica italiana dalla porta principale; altri pezzi degni di nota sonoStatale 17, Il Sociale e l’AntisocialeeCanzone per un’amica(In morte di S.F.).

Nel1970è la volta diDue anni dopo, album dai toni inquieti ed esistenziali. Il centro narrativo del disco è il tempo che passa e la vita quotidiana è così analizzata nella dimensione dell’ipocrisia borghese.

Sempre nel1970viene pubblicatoL’isola non trovata.In questo album collaborano per la prima volta con lui il pianistaVince Tempera, il batteristaEllade Bandinie il bassistaAres Tavolazzi.

Il vero salto artistico e qualitativo arriva nel1972conRadici. Il filo conduttore dell’album è l’eterna ricerca delle proprie radici, testimoni della continuità della vita. Tra i brani più noti si segnalanoRadici, Piccola città, Incontro, Canzone dei dodici mesi, Canzone della bambina portoghese, Il vecchio e il bambinoe la miticaLocomotiva,il brano che per molti anni ha chiuso ogni suo concerto.Nel1973è la volta diOpera buffa, liveregistrato all’Osteria delle Damee denso di scherzi musicali.

Francesco Guccini mostra qui per la prima volta il lato fortemente ironico della sua personalità, esibito soltanto al pubblico dei concerti dal vivo.

Stanze di vita quotidiana (1974)torna a puntare l’attenzione sulla riflessione e sull’intimismo.

IL SUCCESSO

Il successo commerciale arriva nel1976. È l’anno diVia Paolo Fabbri 43, disco che entusiasma e commuove:L’avvelenatasputa rabbia e orgoglio e risponde alle contestazioni subite in quegli stessi anni da altri cantautori e alla critica, mossa dal giornalistaRiccardo Bertoncelli,al discoStanze di vita quotidiana;Piccola storia ignobileracconta il dramma dell’aborto;Via Paolo Fabbri 43è unbluesche rievoca le notti bolognesi e le atmosfere dell’epoca.

L’album successivo, pubblicato nel1978,èAmerigo,la cui canzone più famosa èEskimo, epilogo di un amore in crisi raccontato sullo sfondo culturale e politico degli anni ’70. Guccini stesso intravede però il momento più riuscito di questo album nel branoAmerigo,una ballata in cui sono messe a confronto l’America sognata da bambino, mitizzata dal Francesco adolescente, e quella del disincanto, vissuta dallo zio emigrante. E’ a partire da questo disco che Guccini inaugura il rapporto professionale, e poi l’amicizia, con il chitarristaJuan Carlos “Flaco” Biondini.

Nel1979esceAlbum Concerto,unliverealizzato con iNomadie registrato alKiwidi Piumazzo e alClub ‘77di Pàvana.Album Concertoè il primo disco a cui partecipa Renzo Fantini, colui che è destinato a diventare il produttore storico di Guccini, nelle vesti di coordinatore artistico.

METROPOLI, VIAGGI, RITRATTI E LIBRI

Guccini apre gli anni ottanta conMetropolis (1981),album dedicato a città ricche di storia e dalla forte valenza simbolica comeBisanzio, Venezia, Bologna, e Milano.

Il disco successivo,Guccini (1983), riprende le stesse tematiche del precedente, soprattutto il tema del viaggio e del disagio metropolitano. Uno tra i brani più conosciuti èAutogrill, canzone sospesa tra irreale e verosimile, tra mistero e sogno, nel racconto di un amore solo sfiorato.

Nel1984segue il liveFra la via Emilia e il West,fedele registrazione del trionfale concerto in Piazza Maggiore a Bologna. In questo disco si presenta per la prima volta il sassofonistaAntonio Marangolo.

Il1987è l’anno diSignora Bovary,un album di stampo intimista in cui le varie canzoni ritraggono o alludono a persone intensamente legate alla vita dell’Autore:Van Loonsi rivolge a Ferruccio Guccini, il padre;Culodrittoè la figlia Teresa, nata nel 1978. Il branoScirocco, tratto da questo album, vince laTarga Tenco.

Gli anni ottanta terminano con un altro disco dal vivo,Quasi come Dumas (1988),una raccolta di alcuni dei pezzi più popolari di Francesco Guccini, registrati durante il tour del 1988 e impreziositi dall’ineditoTi ricordi quei giorni.E’ da questo album che inizia la collaborazione del polistrumentistaRoberto Manuzzi.

Nel 1989 esordisce come scrittore pubblicando Cròniche epafàniche, il suo primo romanzo.

NEGAZIONI, AMORI E DUBBI: GLI ANNI ’90

Quello che non… (1990),il dodicesimo album di Francesco Guccini,tra i più amati dall’Autore (Canzone per Anna, Le ragazze della notte, Cencio) battezza il nuovo decennio.

La negazione fotografa l’andamento di una questione sentimentale ma anche la dissoluzione di certi ideali sociali e politici. Il branoCanzone delle domande consuetevince laTarga Tencocome miglior canzone dell’anno.

Nel1993 Parnassius Guccinii(l’omonima farfalla che compare in copertina è un omaggio dell’entomologo che ha identificato e classificato il lepidottero appenninico) è un grande successo (si guadagna, infatti, laTarga Tencocome miglior album): vi spiccano canzoni comeSamantha,fotografia di un amore adolescenziale,Canzone per Silvia,dedicata aSilvia Baraldini,Nostra Signora dell’Ipocrisia,atto d’accusa contro il medium televisivo manipolatore di coscienze e soprattuttoFarewell,bellissima ballata dell’amor perduto.

Nel 1993 pubblica Vacca d’un cane, il suo secondo romanzo.

D’amore di morte e di altre sciocchezzeesce nel1996. La morte è inLettera(struggente dedica agli amici Franco “Bonvi” Bonvicini e Victor Sogliani), neIl mattoe neIl caduto.Le sciocchezze vivono neI fichi,rivisitazione della famosa canzone scritta da Fausto Amodei,I crauti.L’amore inonda il resto dell’album e trova il suo apogeo inVorreie inCirano.

Il 1997 è l’anno in cui inizia la collaborazione letteraria con Loriano Macchiavelli. Scriveranno, a quattro mani, ben otto romanzi.

Con il discoGuccini Live Collection (1998), 27 successi dal vivo, si chiudono gli anni Novanta.

Le canzoni presenti in questa raccolta sono state registrate in momenti assai diversi tra loro nell’arco di oltre dieci anni di ininterrottetournée.

IL NUOVO MILLENNIO

Nel2000esceStagioni, quelle stagioni di tempo che Guccini da sempre osserva e registra nel suo personale calendario emotivo e sentimentale. All’interno di questo album sono da ricordareStagioni,dedicata alla figura di Ernesto “Che” Guevara; Addio, critica esplicita alla società contemporanea; Don Chisciotte,cantata insieme al chitarrista Juan Carlos “Flaco” Biondini ed E un giorno,unalettera alla figlia Teresa.Il branoHo ancora la forzaè scritto a quattro mani conLuciano Ligabuee vince laTarga Tenco.

L’album successivo,Ritratti (2004), è caratterizzato da emozionanti quadri metaforici che ritraggono ed evocano uomini entrati nella grande storia per volontà propria o loro malgrado: Ulisse (Odỳsseus), Ernesto “Che” Guevara (Canzone per il Che), Cristoforo Colombo (Colombo),Carlo Giuliani (Piazza Alimonda).

Nel2005è la volta di Anfiteatro Live,il concerto registrato l’anno precedente nell’anfiteatro di Cagliari. Il doppio CD è accompagnato da un DVD che ripropone integralmente il medesimo concerto.

Nel2006vede la luce la raccolta celebrativa di 40 anni di carriera:The Platinum Collectioncontiene 47 grandi classici della discografia gucciniana.

Nel2010, Storia di altre storie raccoglie in un doppio album 30 tra i più grandi successi di Francesco Guccini e l’ineditoNella Giungla (brano scritto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla liberazione diIngrid Bétancourtrapita dalle FARC nel 2002).

Nel2012,a quasi 9 anni di distanza dal precedenteRitratti,viene pubblicato l’ultimo album in studio di Francesco Guccini:L’Ultima Thule. Con queste canzoni (tra le altre, Canzone di notte n.4, L’Ultima volta, Il testamento di un pagliaccio) incise a Pàvana nel Mulino dei nonni, Francesco Guccini dichiara di volersi congedare dalla sua professione di cantautore.

Nel marzo 2013 il dvdLa mia Thule documenta in un film, attraverso immagini e interviste inedite a Guccini e alla band, al lavoro presso il Mulino di Chicòn, a Pàvana, i momenti salienti che hanno caratterizzato le varie fasi della registrazione dell’ultimo disco. La mia Thule è risultato il sesto DVD musicale più venduto in Italia nel 2013 (classifica FIMI).

Nel2015Guccini ritorna a cantare come ospite nella canzoneLe storie che non conosci, diSamuele BersaniePacifico: quanto ricavato dalla vendita del brano viene interamente devoluto in beneficenza alla Fondazione Lia, per finanziare, a Bologna, laboratori di lettura per bambini non vedenti o ipovedenti.

Semprenel 2015, ilClub Tencodecide di dedicare al cantautore modenese la storica rassegna che si svolge, ogni anno, a Sanremo.

Il27 novembre2015 esce una nuova raccolta di 10 CD (Studio, Live Acustico, Live, Collaborazioni e rarità) intitolataSe io avessi previsto tuttoquesto. Gli amici, la strada, le canzoni. In allegato, per la prima volta un libro corredato di foto inedite, all’interno del quale Guccini, raccontandosi in prima persona, commenta le proprie canzoni.

Nelnovembredel2017viene pubblicatoL’ostaria delle dame, cofanetto contenente le registrazioni live di tre concerti del cantautore (23 gennaio 1982, 14 gennaio 1984, 19 gennaio 1985) presso la “mitica” Osteria delle Dame, storico locale di Bologna di cui Francesco fu co-fondatore, assieme al frate domenicano Padre Michele Casali.

Nello stesso periodo, Francesco Guccini affida alla voce di Enzo Iacchetti e alla musica di Juan Carlos Flaco Biondini un testo politicamente scomodo, Migranti.

Nell’estate del 2018, sollecitato dai colleghi incide, per Morgan, un paio di versi della canzone Cantautore e per Roberto Vecchioni una strofa della canzoneTi insegnerò a volare, brano dedicato all’ex campione di Formula 1Alex Zanardi.

Nel 2019 pubblica “Tralummescuro” e, nel mese di maggio, viene inserito tra i cinque libri finalisti al Premio Campiello.

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